Nella giornata di ieri la Camera Penale, nell’ambito dell’iniziativa nazionale “Ferragosto tra le sbarre” promossa anche dall’Osservatorio Carcere dell’Unione Camere Penali, ha visitato la Casa Circondariale di Rimini.
La situazione attuale vede in servizio nel carcere di Rimini un centinaio di agenti di Polizia Penitenziaria ma dovrebbero essere una quarantina in più.
Inoltre molti hanno più di 50 anni.
Dietro le sbarre si trovano invece attualmente 163 detenuti a fronte di una capienza di 121 (che si riduce a 116 togliendo i tre posti della sezione sei, chiusa, e i due delle celle di isolamento).
A questo si aggiunge una sezione 1 in pessime condizioni.Nonostante il sovraffollamento, il carcere riminese vede il rispetto della sentenza Torregiani che prevede che per ogni detenuto ci siano almeno 3 metri quadri calpestabili.
Tornando alla popolazione carceraria riminese, 61 sono i tossicodipendenti, 11 presentano problemi psichiatrici.
La metà sono stranieri. Una quarantina quelli che lavorano.
Positiva la presenza di molte realtà di volontariato che operano nella struttura mentre, purtroppo, c’è da segnalare che l’area attrezzata con giochi e gazebo realizzata per i bimbi dei carcerati accanto alla sala colloqui e inaugurata nel 2016 è ormai abbandonata. Colpa della mancanza di organico e di fondi.